Il sequestro, reso noto da “La Stampa” in data 3 giugno 2021, dell’impianto di zincatura a caldo di Lamezia Terme (CZ) per inquinamento ambientale spinge le carpenterie metalliche ed i fabbri a rivolgersi alla Zincatura all’arco elettrico perché il processo non inquina: non ci sono sostanze volatili, né acidi da smaltire.
Le polveri di Zinco ottenute come scarto, sono interamente riciclabili perché considerate materia prima secondaria.
La Zincatura all’arco elettrico, unica ad eseguire riporti di Zinco superiori a 200 micron, è il sistema più efficace per combattere la ruggine e allungare la vita dei manufatti in ferro.