Si è appena conclusa a Bergamo l’esposizione internazionale della finitura, promossa da Federfinitura e organizzata da Ente Fiera Promoberg Surface Expo.
L’evento – patrocinato da Aab (Associazione Artigiani Bergamo), Aifm (Associazione italiana finiture dei metalli), Aital (Associazione italiana trattamenti superficiali alluminio), ApiLombarda, Confapi, Confartigianato, Confindustria Bergamo, Uniacqua (Unione Costruttori Impianti Trattamento Acque Reflue Industriali) e Uniaria (Unione costruttori impianti di depurazione aria) – è l’unico del suo genere in Italia, creato per ospitare l’innovazione del pianeta della finitura e del trattamento delle superfici, nonché pensato come vetrina per le piccole e medie imprese del settore oggi costrette a fare i conti con la grave crisi economica.
Ancora una volta il nostro Paese fa da protagonista d’innovazione e con lungimiranza si affida a prodotti eccellenti di facile duttilità e con un minor costo di manutenzione. Sono infatti emersi nuovi macchinari dedicati all’ottimizzazione dei tempi di trattamento dei materiali ferrosi destinati alle carpenterie, come le macchine della tedesca Osu-Hessler e i fili di zinco e alluminio della finlandese Vertic Zinc Wire Oy presentati da Colimet srl, unica società che li rappresenta in Italia.
La Osu-Hessler dopo aver lanciato negli anni scorsi il generatore elettronico da 3.000 Ampers per la spruzzatura in automatico e continuo di fili di zinco e allumino (capacità oraria di 300 kg per lo Zn e 30 Kg per Al), ha innovato anche la gamma dei trasformatori intermedi da 600-800 e 1.200 Ampers. In particolare con il trasformatore da 600 ha messo a disposizione dell’utilizzatore una macchina in grado di spruzzare anche in manuale oltre che in automatico.
I tecnici della Osu-Hessler, Hertmut Hueter e Heiko Zerfass, spiegano che “Tale innovazione è resa possibile dall’adozione di un push-feeder applicato sulla console ed una pistola maneggevole con incorporato un potente motore a corrente continua in grado di trasportare i fili all’arco elettrico in modo costante e concomitante.
Il dott. Mario Colica, amministratore unico della Colimet srl, ci illustra l’innovazione dello zinco in edilizia: infatti a differenza di Rame, Nichel e Stagno che proteggono il ferro fintanto che il rivestimento rimane integro, quello di Zinco protegge il ferro anche se esso rimane scoperto ed esposto agli agenti corrosivi. Hertmut Hueter ci spiega invece che “Negli U.S.A., in Germania e nel nord Europa, dove per le avverse condizioni climatiche le strutture in cemento devono essere restaurate per impedirne il collasso dalla ruggine, si usa spruzzare lo zinco sulla farmatura appositamente sabbiata, seguita da una ulteriore spruzzatura di zinco sulla malta cementizia esterna ripristinata”.
“L’ossido di zinco – prosegue Colica – è un agente chimico che combatte microbi e germi, e grazie a queste proprietà si rivestono protesi medicali, si curano dermatiti e ustioni della pelle; in farmacia è usato come integratore alimentare e in agricoltura come integratore di alimenti per bestiame. Molti artisti stanno iniziando a richiedere la spruzzatura di zinco anche su opere d’arte di qualsiasi materiale, mentre numerosi sono gli architetti che usufruiscono di questa pratica per impreziosire gli interni dei loro clienti con elementi di design innovativo”.
Francesca Colica-Prismanews.net