In questo processo il filo metallico viene depositato sotto forma di metallo fuso o semifuso su un supporto preventivamente pulito. Esso sfrutta il flusso di calore (2500-3000°C) di un gas combustibile (acetilene o propano) che fonde il filo in milioni di particelle metalliche (atomizzato) proiettate ad una velocità di 40m/s da un getto di aria compressa.
Appena le particelle colpiscono il substrato ad una temperatura di 150°C, si appiattiscono, aderiscono e si conformano nelle irregolarità della superficie. Le particelle elasticizzate impattano sul substrato deformandosi e solidificandosi immediatamente. Il rivestimento è formato da milioni di particelle depositate una sull’altra, le dimensioni medie della particella variano in media da 10-20 micron. Lo spessore del rivestimento è in funzione del numero di passate.
Le applicazioni tipiche sono:
a) Applicazioni anticorrosive.
b) Ripristino di parti usurate come pistoni, cilindri compressori, alberi a gomito ecc.
c) Rivestimento antigrippante in accoppiamenti lubrificati: forcelle, cambio, anelli di sincronizzazione ecc.
d) Realizzazione di bronzine (cuscinetti a strisciamento), cuscinetti ecc.
I metalli più frequentemente spruzzati sono: acciai inossidabili e al carbonio, molibdeno, bronzo, rame, metalli bianchi, zinco, alluminio, corten ecc…