Qualche suggerimento pratico per una perfetta granigliatura (sabbiatura) delle superfici metalliche
L’adesione dello Zinco dipende da una ottima sabbiatura.
L’80% dei problemi di degrado del rivestimento è dovuta alla scarsa preparazione della superficie.
- Sabbiare con graniglia acciaio angolosa secca e pulita con C ≤ 0,85% (BS 2451) ISO 11124-2, durezza 45-51 HRC dimensione 8-20 mesh, 0,5-1,5 mm, angolo di proiezione ≤ 45° a distanza 15-30 cm velocità di proiezione ≤ 80 m/s. Grado sabbiatura consigliata SA 2,5-SA3 ( metallo bianco)
- Rugosità richiesta per la zincatura a spruzzo (ISO 8504-2) e si misura con rugosimetro Ra: 7-8 µ spessori Zn ≤ 120 µRa: 11-12 µ per spessori Zn > 120 µ.
Rz: da 50 – 85 %
- Buona ventilazione, ottimo tiraggio, stoccaggio in area non polverosa
- Sgrassaggio con alcali o tricloetilene o in alternativa usare getti di vapore
- Scartare graniglia contaminata da oli o grassi per evitare insufficiente adesione del rivestimento
- Se il supporto è fortemente arrugginito è necessaria una disincrostazione meccanica o chimica
- Sciacquare o lavare chimicamente eventuali residui di flussi impiegati
- Rimuovere spruzzi saldatura meccanicamente
- L’aria compressa deve essere esente da impurità e umidità L’eccesso di ruvidezza non è un problema, salvo che il pezzo non debba essere verniciato successivamente
- Rimuovere il vecchio rivestimento con decapaggio o sabbiatura, risabbiare e metallizzare nuovamente
- Se bisogna verniciare si raccomanda uno spessore di 100µ Zn
- Presenza di ossidi, polveri, irregolarità superficie compromettono l’aderenza del rivestimento e sua resistenza alla corrosione
- La presenza di particelle o ossidi di ferro danneggiano il rivestimento esposto all’atmosfera
- Parti piccole del rivestimento danneggiato possono essere riprese con pitture di zinco o nichel oppure con zinco spruzzato con bombolette spray (da preferire spessore doppio)
- Ruggine bianca: ciò è dovuto a ritenzione di acqua all’interfaccia zinco. Per evitare ciò immagazzinare al coperto, in condizioni secche e ben ventilate in modo che l’aria raggiunga il rivestimento di zinco. Se immagazzinato all’aperto, il materiale deve essere sollevato da terra, separato in modo da facilitare la circolazione dell’aria su tutte le superfici e in posizione inclinata per facilitare la rapida evacuazione dell’acqua.
- La superficie sabbiata è chimicamente attiva e tende ad arrugginirsi rapidamente; per cui è utile metallizzare subito dopo. Alcuni esperti consigliano: entro 4 ore, altri entro 12 ore. Non c’è una regola fissa. Il tempo può variare in funzione delle condizioni locali, dalla percentuale di RH/h (umidità relativa), dalla temperatura dell’acciaio prima della granigliatura e da eventuali inquinanti presenti in ambiente. Se RH < 38% l’acciaio non si corrode perché inizi la corrosione è necessaria la presenza di un elettrolita. L’umidità è un cattivo conduttore e non causa la ruggine. Il problema è che spesso l’umidità contiene cloruro di Sodio o di Calcio. Se l’umidità è relativa al 40% si consiglia di zincare entro 4 ore, se superiore a > 40% anticipare.
- A parità di granulometria e velocità di proiezione, la graniglia metallica spigolosa è quella che incide più profondamente seguita da: corindone, carburo di silicio loppa e sabbia silicea.
- Il consumo di aria compressa dipende dal diametro dell’ugello e dalla pressione della sabbiatrice.
- Rese indicative di una sabbiatura:Sa 3 6.8 m²/hSa 2½ 10-15 m²/h
Sa 2 15-20 m²/h
Sa 1 40-45 m²/h (spazzolatura)
- Micropallinatura (ISAO 8501-1) grado richiesto di rugosità 1,6-3,2 µ Ra che al tatto da l’idea di una superficie vellutata, non liscia. La superficie del pezzo è bombardata da microsfere, ogni microsfera agisce come un martello lasciando sulla superficie una piccola impronta.
Si veda anche Sabbiatura metalli e correnti statiche